Miroslav Tichý, Julia Margaret Cameron
Long Moments
Magasin 3, Stockholm, 2008
pagine 64
dimensioni 20.5 × 16 cm, Copertina rigida
lingua Inglese / Svedese
ISBN 978-91-976646-1-5
cover
ARTISTI
Julia Margaret Cameron
Julia Margaret Pattle. Figlia di James Pattle, ufficiale britannico della Compagnia britannica delle Indie orientali, e di Adeline de l'Etang, discendente di aristocratici francesi. Julia Margaret Pattle fu una fotografa inglese, esponente del pittorialismo. Visse in India e in Francia e in seguito, con il marito e i sei figli, si stabilì a Wight, in Inghilterra. La sua passione per la fotografia iniziò a svilupparsi solo nel 1863. Si dedicò principalmente a ritratti e illustrazioni allegoriche di racconti e romanzi. Le sue immagini incorporano l'atmosfera sognante dell'epoca vittoriana, con un leggero effetto di sfocatura che conferisce ai suoi ritratti di bambini e di donne immerse nella natura una qualità eterea.
Julia Margaret Pattle. Figlia di James Pattle, ufficiale britannico della Compagnia britannica delle Indie orientali, e di Adeline de l'Etang, discendente di aristocratici francesi. Julia Margaret Pattle fu una fotografa inglese, esponente del pittorialismo. Visse in India e in Francia e in seguito, con il marito e i sei figli, si stabilì a Wight, in Inghilterra. La sua passione per la fotografia iniziò a svilupparsi solo nel 1863. Si dedicò principalmente a ritratti e illustrazioni allegoriche di racconti e romanzi. Le sue immagini incorporano l'atmosfera sognante dell'epoca vittoriana, con un leggero effetto di sfocatura che conferisce ai suoi ritratti di bambini e di donne immerse nella natura una qualità eterea.
Miroslav Tichý
Tichý frequenta l’Accademia di Belle Arti di Praga dedicandosi alla pittura modernista fino a quando, nel 1948, il regime comunista impone di rappresentare operai in tuta da lavoro piuttosto che modelle in posa. Tichý si rifiuta e abbandona l’accademia. Dopo il servizio militare riprende a dipingere secondo il suo stile, tanto che il regime comunista lo considera un dissidente e lo fa internare per qualche giorno nella clinica psichiatrica di Stato. Negli anni Sessanta Tichý comincia a trascurare il proprio aspetto fisico e viene considerato da tutti un eclettico. Gira per la città di Kyjov con una macchina fotografica auto-costruita e volutamente imperfetta (inquadratura sfocata, lente sporca e graffiata…) per scattare immagini furtive di donne, profondamente attratto dall’essenza della femminilità.
Tichý frequenta l’Accademia di Belle Arti di Praga dedicandosi alla pittura modernista fino a quando, nel 1948, il regime comunista impone di rappresentare operai in tuta da lavoro piuttosto che modelle in posa. Tichý si rifiuta e abbandona l’accademia. Dopo il servizio militare riprende a dipingere secondo il suo stile, tanto che il regime comunista lo considera un dissidente e lo fa internare per qualche giorno nella clinica psichiatrica di Stato. Negli anni Sessanta Tichý comincia a trascurare il proprio aspetto fisico e viene considerato da tutti un eclettico. Gira per la città di Kyjov con una macchina fotografica auto-costruita e volutamente imperfetta (inquadratura sfocata, lente sporca e graffiata…) per scattare immagini furtive di donne, profondamente attratto dall’essenza della femminilità.